Archivio Agosto 2009

Ago
3109

Molti di voi conosceranno l’ottimo plug-in gratuito Flip4Mac WMV, che permette di riprodurre i video nel (secondo me orrendo, ma purtroppo molto usato su Internet) formato Windows Media direttamente in QuickTime.

Purtroppo chi di voi ha già avuto il piacere di aggiornare a Snow Leopard avrà notato che il plug-in non funziona con QuickTime X. Ebbene, fortunatamente il produttore ha rilasciato una beta compatibile con il nuovo gattone.

L’ho testato e funziona abbastanza bene, anche se a differenza della versione “normale” non permette di saltare in punti diversi manualmente all’interno del filmato, ma solo di riprodurlo avanti e indietro (anche ad alta velocità).

Rettifico l’informazione errata scritta sopra. In realtà funziona, l’errore è nato dal fatto che mentre la versione precedente importava tutto il filmato prima di aprirlo, questa lo fa “on-the-fly” dopo aver aperto la finestra di QuickTime. Bisogna quindi aspettare che il filmato sia caricato per potersi spostare da punto a punto.

Occhio, comunque, che è una beta 🙂

qs-vs-qsb

Mi riferisco a QuickSilver, una famosa applicazione che ti permette di ridurre l’uso del mouse a favore della tastiera (definizione un po’ bislacca ma e’ proprio cosi’)

Molti di voi lo conosceranno sicuramente, per gli altri invito a una prova sul sito dello sviluppatore.

Spesso cercavo nuovi aggiornamenti ma niente, la mia versione risultava l’ultima anche se ormai era passato piu’ di un anno. Si’ che il software e’ gia’ molto maturo e di bachi in effetti non ne ho riscontrati pero’ mi sembrava strano questo latitare di updates.

Per caso mi sono inbattuto in questo progetto di Google: Quick Search Box, anch’esso completamente gratuito. Fin dal primo colpo d’occhio mi ha ricordato QuickSilver ed in effetti la filosofia e’ la medesima anche se piccole differenze ci sono. Pensavo fosse la comparsa della versione proposta da Google la causa dell’interruzione (apparente) dello sviluppo di QuickSilver ma evidentemente mi sono sbagliato visto che oggi noto un nuovo download di quest’ultimo compatibile con Snow Leopard.

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Non sono affatto interessato a convertire qualcuno a una mia ideologia, non ne ho alcuna. Inoltre, io credo che lo sforzo stesso di convertire qualcuno sia una violenza, un interferire nell’individualità altrui, nella sua unicità, nella sua libertà.

Osho

Non sempre ci riesco. A volte anche a me viene voglia di prendere uno che dice che Mac fa schifo o iPhone fa schifo e legarlo davanti a OSX per fargli capire perché ho ragione io. Però, credo che questa frase sia l’essenza di cosa andrebbe davvero fatto: dare la propria testimonianza, e poi lasciare gli altri liberi.

Nelle piccole questioni informatiche, così come nelle grandi questioni di vita. 🙂

Proprio al culmine dell’estate, nel caldo Agosto che per fortuna sta quasi per finire, ho ricevuto via mail una notizia che aspettavo.

Ok, non è una di quelle notizie del tipo “hai vinto 148 milioni di euro”, oppure “ti offro un lavoro come addestratore di donne nude”, ma comunque mi ha reso felice per qualche minuto.

La notizia, arrivata da Edward Laing via newsletter, era relativa al rilascio, dopo tanti mesi di attesa, del primo modulo di pzizz per iPhone, l’analogo del programma del quale vi avevo parlato tempo fa.

pzizz_iphone

Non preoccupatevi: nonostante la curiosa scelta dello sfondo, non c’è nulla di esoterico nel programma: è solo Training Autogeno e un po’ di musica. 😉

Non ho altro da aggiungere, onorevoli membri della corte, se non: provatelo…magari per rilassarvi dall’ansia dell’attesa di Snow Leopard! 😀

Recentemente mi sono trovato a dover selezionare alcune foto da un archivio piuttosto numeroso. Naturalmente avrei potuto importarle in Aperture e usare il comodo programma di cui mi servo per il fotoritocco, ma mi sembrava quasi di uccidere una zanzara con un’astronave. Anteprima, con centinaia di foto, risulta piuttosto lentino, mentre QuickLook e CoverFlow sono comodi, ma giusto per dare una rapida occhiata (sia lode ad Apple, comunque, per averli introdotti!).

Mi sono messo quindi alla ricerca di un freeware che facesse al caso mio, e dopo poco ho incontrato CocoViewX.

CocoViewX

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Come è noto, qualche mese fa Microsoft ha stretto un’alleanza con Yahoo per portare più efficacemente l’attacco al colosso Google nel campo del Web. Pur restando fuori dall’accordo, ho subito pensato a Flickr, il popolare servizio di foto (e video) gallery online usato da molti utenti, me compreso, come archivio dei propri scatti più riusciti da condividere con la Rete.

Visto che non condivido molto l’atteggiamento di Microsoft nei confronti di innovazione e mercato, e considerato che l’account Flickr lo pago, avendo il servizio “pro”, ho preso la palla al balzo per evitare di supportare un alleato di un’azienda che non mi piace (lo so, è una stupida idiosincrasia, ma sono fatto così 🙂 ), e spostare il mio archivio fotografico sulla bella Mobile Me Gallery, che già pago e che quindi mi sembra giusto utilizzare.

Naturalmente, il servizio Apple manca in gran parte delle funzioni “sociali” di Flicker, ma in questo caso poco mi importava, perchè ho bisogno più che altro di un album online da mostrare a chi mi interessa 🙂

Et voilà, la mia nuova galleria fotografica.

Prima o poi troverò anche il tempo di aggiornarla con gli scatti degli ultimi mesi 😀

Come alcuni di voi sanno già, gli altri lo apprenderanno ora, ho sfruttato la pausa agostana per buttar giù la prima stesura di un breve romanzo di fantascienza che avevo da un po’ in mente di scrivere (per questo e altri impegni, vi avverto, è probabile che gli aggiornamenti del Macaco diventino più rarefatti, in accordo con le regole originarie di questo blog 🙂 ).

Per circa metà del testo ho usato il comodo WriteRoom, studiato appositamente per chi vuole usare il proprio Mac per scrivere. Purtroppo, come dicevo, a un certo punto il tanto amato software mi ha tradito. Ha iniziato a corrompere il documento dopo il salvataggio, e non c’è stato verso di risolvere il problema. I nuovi documenti venivano scritti senza problemi, ma anche copiando e incollando il testo già scritto in un nuovo file, questo veniva corrotto, segno di qualche problema con la lunghezza o con qualche carattere nel testo o chissàcosa.

Non ho indagato oltre, per non perdere tempo, quindi non conosco la ragione del problema, che ricercherò appena possibile anche con i creatori del software, se saranno disponibili. Nel frattempo, dopo aver recuperato con TextEdit e con qualche magheggio la mia fatica letteraria, ho continuato il lavoro con Pages, che si è comportato egregiamente.

Certe cose un uomo non le dimentica. 😀

scimmia_vacanze

Come potete intuire dalla foto, anche i macachi si prendono una piccola pausa di relax, per un paio di settimane. Torneremo a fine Agosto, pronti per farvi compagnia come sempre, farvi pensare, riflettere e spero anche divertire, sempre e comunque copia&incolla free! 😀

Nel frattempo, se siete macachi e vi piacerebbe condividere la vostra esperienza con noi e i lettori, perchè non collaborare con il Macaco? 🙂

A presto!

Da ieri, grazie al “reminder” dell’amico stradamax, ho un nuovo animaletto sul mio iPhone e sul mio Mac, vicino alla mucchina di Remember the Milk: l’elefantino di Evernote 🙂

evernote_logo

L’avevo testato di sfuggita mesi fa, ora lo rimetto in prova…vedremo se mi soddisfa, e non sporca troppo 😛

Qualche giorno fa parlando con mia madre il discorso è caduto su un vecchio e bellissimo gattone rosso di peluche che avevo da bambino. Si chiamava van Gogh, se non mi ricordo male.

Ebbene, naturalmente io non ripensavo a quel peluche da almeno vent’anni. Eppure, appena mia madre me ne ha parlato, è riaffiorato nella mia mente in ogni dettaglio, non solo visivo, ma anche le sensazioni che provavo a toccarlo, l’odore del pelo finto, etc…

Ecco il computer che vorrei: le cose che non mi servono non mi danno fastidio, ma sono sempre lì, pronte ad essere richiamate in un decimo di secondo.

Ora tocca ad Apple produrlo. 😀

Il Macaco usa la Forza di WordPress. Template originale d Nofie Iman, ormai pesantemente modificato da Daniele Savi. Il logo nella testata è di Simone Basso.

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