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2209
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…quello che sta succedendo in Iran, in questi giorni, con le notizie che ci arrivano solo grazie a chi riesce a far trapelare, attraverso le maglie della censura sulla Rete, messaggi e filmati amatoriali, dimostra una volta per tutte (anche se non era necessario) che Internet deve rimanere il più possibile libera da ogni forma di controllo o di possibilità legale o tecnica di censura.
Punto.
22 giugno 2009 alle 21:15
…e tutto questo grazie a mac
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una piccola/stupida battuta per sdrammatizzare e per tornare ontopic
22 giugno 2009 alle 21:46
Eheh…beh in effetti, il mac address…
22 giugno 2009 alle 22:31
[...] Articolo completo: http://www.ilmacaco.com/a-chi-chiede-il-controllo-di-internet/ [...]
23 giugno 2009 alle 00:42
http://i39.tinypic.com/zx2ulg.png
23 giugno 2009 alle 10:46
e soprattutto dimostra che non c’è censura che regge, se si vuole, si esce…
23 giugno 2009 alle 12:08
@gianni: infatti. così come per i ridicoli tentativi italiani di bloccare l’accesso ad alcuni siti esteri. La Rete dev’essere libera e senza alcun tipo di controllo, la libertà presuppone anche la possibilità di sbagliare. nel caso, ci sono le forze dell’ordine a occuparsene.
@stradamax: sinceramente non so cosa ti succeda. Mi sembra più un casino del browser, proverò a chiedere se succede ad altri….
23 giugno 2009 alle 12:10
In questo senso Internet raggiunge un livello di democrazia planetaria di cui non avrei mai creduto capace l’umanità, che grazie alla rete sembra sempre impegnata in aspetti più futili.
Ad ascoltare i Tg, di solito, pare che Internet sia un posto per pedofili, bimbiminkia, hacker e terroristi. Giusto una piccola rivalutazione in questi giorni, ma poca cosa rispetto al grande valore etico che sta emergendo sempre di più. Hai fatto bene a scriverci un articolo.
Purtroppo dispiace che debbano accadere tragedie di questa portata prima che molti possano scoprire la vera forza di questo legame digitale.
23 giugno 2009 alle 12:18
@iSimone: giusto. In realtà, il valore della rete lo si vede tutti i giorni, anche senza le tragedie, ma purtroppo per certa gente che preferisce tenere gli occhi chiusi, servono i pugni nello stomaco per aprirli (metaforicamente parlando, of course )