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Archivio categoria ‘iCosi’

Commento a caldo del keynote di Steve Jobs appena terminato: l’iPhone è finito.

Sì, finito, non nel senso che intenderanno certi maliziosi :P , è completo; lo ammetto, ci è voluto un po’, ma con i nuovi servizi multitasking, ennesima interessante implementazione, e le altre novità proposte oggi si può dire che iPhoneOS abbia raggiunto la piena maturità. Se prima i lati innovativi (uso questo termine appositamente ;) ) dell’apparecchio coprivano a mio parere abbondantemente le pecche, ora esse sono sparite. Naturalmente c’è sempre spazio per molti altri miglioramenti, e magari ci sono novità ancora non comunicate. Io spero sempre prima o poi di vedere un sistema di backup migliore per esempio. :D

E qui mi sarei fermato, nel commento, non fosse per l’ultima fatale affermazione di Jobs, che sancisce l’ostracismo dei vecchi iPhone 3G come il mio dalle novità più succose del firmware 4.0. Non è mia abitudine criticare le scelte commerciali che evidentemente compiono tutte le aziende, in piena legittimità; ci saranno sicuramente mille motivazioni tecniche e di marketing per spingere al rinnovo degli apparecchi. Non posso negare, però, che questa decisione mi abbia lasciato l’amaro in bocca (e molti pensieri di soluzioni alternative :D ); sapere di non poter usufruire di una così bella novità ha un po’ l’effetto di un coitus interruptus, come scherzavo su Meemi.

Come sempre, mi interessa sapere cosa ne pensano i miei venti lettori. :)

App Store è davvero una miniera di interminabili meraviglie, spesso nascoste. Sicuramente molti avranno già recensito il software del quale vi parlerò, quindi non mi perderò tanto in chiacchiere. :D

Ogni tanto mi capita di fare foto “da studio”, con la mia fida Nikon D80, generalmente per web e cataloghi, cose del genere. I miei occhi sono diventati sbrilluccicosi, perciò, quando ho notato tra le tante applicazioni DSLR Camera Remote, che permette di controllare via WiFi diversi modelli di fotocamere Nikon e Canon, con varie differenze a seconda delle caratteristiche proposte dal modello specifico.
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E’ notizia di questi giorni che l’App Store ha raggiunto quota 170.000 (CENTOSETTANTAMILA!!!) applicazioni per iPhone e iPod Touch. Forse oggi non conviene più di tanto buttarcisi dentro (a meno che voi non abbiate idee originalissime) visto che, a mio avviso, non dà abbastanza spazio alle nuove applicazioni, alle offerte, ha troppe poche categorie e sottocategorie rispetto alla mole di app ed è quasi impossibile sfogliarlo come facevo i primi tempi quando c’erano 500 applicazioni…

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Naturalmente i singoli operatori possono sempre bloccare il voip over 3G, ma speriamo che sia un segno che qualcosa si muove. Sempre che non sia cancellata a breve. :D

Non è una novità né una notizia, ma mi sembra giusto celebrare l’ottimo lavoro fatto dagli sviluppatori di MacWorld Italia per iPhone, soprattutto nella visualizzazione degli articoli. :) Mi piace l’idea di avere l’articolo sia in versione originale, per apprezzarne l’impaginazione, sia in versione testuale, per leggerlo comodamente sullo schermo del melafonino.

Quando un editore si muove bene, mi piace dirlo, e ribadirlo.

Non so voi, ma io ricordo bene i pomeriggi passati, quando ero ragazzino, a giocare con gli amici e l’Amiga a tanti titoli tra cui il mitico Paperboy.

Non so voi, ma io mi divertivo un sacco, più che a centrare le cassette delle lettere come da istruzioni, a spaccare le finestre di tutto il quartiere. :D

Non so voi, ma quando ho visto apparire Paperboy nell’AppStore di iPhone, l’ho scaricato subito. :)

Tremate, vicini! :D

Se potessi chiedere regali ad Apple per questo nuovo anno, tra le mille cose che mi vengono in mente, due in particolare hanno attraversato i miei pensieri in questi giorni.

1) Un sistema di aggiornamento software centralizzato. Lo strumento di aggiornamento presente in MacOSX è molto comodo, ma funziona solo con il software di sistema, e con i programmi Apple. Naturalmente ogni software moderno ha la sua procedura di update automatico, ma sarebbe bellissimo se Apple in questo caso “copiasse” da Linux. Tale sistema infatti adotta il metodo delle “repository”: per farla breve, mi scuso con gli esperti per la superficialità, ogni software installa l’indirizzo del suo “server” in un elenco che poi viene utilizzato da un’applicazione apposita per verificare e installare eventuali nuovi aggiornamenti, di qualunque programma presente.

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In questa parentesi giapponese di un mesetto ho avuto bisogno di poter sentire se Miyu, la mia figlioletta di 6 mesi, stesse brava o stesse piangendo mentre ero in un altra stanza.

Ovviamente qui in Giappone le soluzioni parla-ascolta, vedi-parla, parla-senti-ascolta-fai-e-disfa si sprecano, ma stando qui un mese non mi sembrava il caso di spendere  € 90 per un oggetto che avrei usato poco e del quale i miei suoceri si sarebbero fatti poco dopo la nostra partenza.

Mi sono fermato un attimo di fronte al mio fido MacBook Pro e, cercando soluzioni sul web, l’occhio è caduto sull’iPhone che faceva capolino a lato del monitor.

mmmh….. mmmhhh….. mmmhhhhh eppure un modo ci deve essere……mmmhhh…BINGO!

Tutti conoscete Skype…avete capito?

Ho creato due account di Skype, uno per il MacBook e l’altro per l’iPhone, il MacBook l’ho lasciato nella stanza dove dormiva Miyu, l’iPhone me lo sono portato dietro in tinello, ho silenziato il Macbook per non far sentire le mie gozzovigliate alla bimba e poi ho lanciato la chiamata dall’iPhone verso il Macbook, attivato il vivavoce sull’iPhone…et voilà! Ecco un parla-ascolta molto macaco e a costo zero!

Ho aspettato mesi l’uscita del software Digicomics, con la prospettiva di avere finalmente su un supporto digitale un classico della letteratura: Topolino. Finalmente, proprio nei giorni di Natale, il programma è apparso nell’AppStore di iPhone, e al di là dell’eccitazione iniziale, dopo pochi minuti è rimasto solo un grande, freddo, buio vuoto. Una delusione da Razzie award.

Non solo le storie hanno un costo esagerato (qualcuno obietterà: costano come le canzoni di iTunes, più o meno. Sì, ma una canzone ha una longevità ben superiore a un fumettino di poche pagine, neanche fosse un Bonelli…). Anche tralasciando questo fattore, pur importante, il software in quanto tale è piuttosto imbarazzante. Un problema su tutti: scorrendo le vignette, spesso alcuni “fumetti” risultano illeggibili, perchè non entrano in nessun riquadro visualizzato. Inoltre, le stesse vignette a volte sono a pieno schermo, a volte no, in una fastidiosa successione di testo grande e minuscolo.

Morale della favola: ci si aspetterebbe ben altro, dalle risorse di Disney. Sembra quasi che gli editori non abbiano grande interesse a far sfondare i formati elettronici…

Scendo dall’auto e sono carico di scartoffie come i venditori ambulanti sono carichi di asciugamani da spiaggia a ferragosto. Mi avvio a passo veloce e sudato presso l’ufficio in cui devo arrivare il più presto possibile. Due minuti dopo esser sceso dall’auto mi assale il panico: ho dimenticato l’iPhone in macchina!!! Ovviamente un iPhone fa gola a molti, sicuramente mi distruggeranno la macchina per rubarmelo. Purtroppo devo consegnare dei documenti urgentissimi e, in ogni caso, ci metterò solo due secondi, ormai sono quasi arrivato…

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