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apr
409

macaco pigrone
da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Macaca)

È vero. Probabilmente sono un pigrone. O magari semplicemente negli ultimi anni da utente Mac mi sono abituato male. Però, pigrone o no, capita che mi accadano cose per cui a stento mi trattengo dallo scaraventare il portatile aziendale contro un muro e prendere il mio MacBook, dipingerlo di grigio topo, scriverci sopra HP e portarmelo al lavoro in incognito. Mi trattengo solo perchè penso che tanto mi sgamerebbero subito, soprattutto a causa del sorriso a 36 denti che avrei in luogo delle consuete sopracciglia incrociate.

Dicevo: probabilmente sono un pigrone, ma ho esigenze che credo abbiano anche i non pigroni, e una di queste è voler trovare con una discreta urgenza un’email importante senza la minima idea di dove possa essere finita. Nella fattispecie l’email protagonista del fatto a cui faccio riferimento è un’email contenente i dati di un account personale (nome utente e password). SO di averla, ma proprio NON SO se l’abbia salvata da qualche parte, se sia ancora sul server Exchange aziendale, o se addirittura me la sia girata sul mio indirizzo privato Gmail (che per me è ormai diventato una sorta di secondo hard disk).

Comincio così dall’attività meno onerosa: la cerco su Gmail. Accedo alla pagina web, digito quel paio di parole chiave che mi servono e.. taaaac, tempo 2 secondi ho il responso: l’email che cercavo non è lì!

A questo punto mi appresto a cercarla nell’hard disk del portatile aziendale (vi dico solo 2 parole a riguardo: Windows XP), e so già di dovermi armare di pazienza. Non pretendo di cercare ovunque, eh. So dove salvo le email. È una cartella. Dai, vecchio, ce la puoi fare!… Dai…
Dopo qualche minuto (della mia preziosissima vita), ottengo il risultato: nada, neanche li!

Ahia…

Mi metto comodo e apro Outlook. Non è l’Express, a cui magari si potrebbe anche perdonare qualcosa, è la versione a pagamento. La mia azienda ha pagato per quello! Outlook, ascoltami! Devi cercare 1 (U-N-A) parola chiave in una casella di posta con 200MB di email. 200 M-E-G-A. 1 parola. Suvvia, mi pare fattibile… no?!… Vai!

Il risultato l’avrei avuto solo un po’ di minuti dopo.

Ora, risultato a parte, è possibile che io da 4 anni non spenda mezza lira per avere un account su Gmail e questo mi dia un servizio nettamente migliore di quello che riesce a darmi un’accoppiata come Exchange-Outlook, per la quale la mia azienda paga fior fior di soldini, e che è adottata dalla quasi totalità delle aziende?! Ok, lo so, Exchange-Outlook dà altri servizi che Gmail non dà… e ci mancherebbe, ‘azzarola! Ma i servizi che danno entrambe dovrebbero essere perlomeno sullo stesso livello. Anzi, a favore dell’accoppiata Microsoft. O sbaglio?!

È vero. Probabilmente sono un pigrone. Avrei potuto ordinare le mie email con un pizzico in più di senno-del-poi. Ma se non l’ho fatto forse è anche perchè so che se solo avessi avuto il mio Mac sottomano, invece di perderci 10 minuti c’avrei perso dieci secondi. O che su Gmail ho uno storico di quasi 4 anni di email (e non sono 200 MB!) e ho impiegato due secondi.

È vero. Probabilmente sono un pigrone. Ma sicuramente chi non ha pensato di implementare una banalissima indicizzazione su prodotti d’ambito business è decisamente molto ma molto più pigrone di me. E dico pigrone, ringraziatemi.

L’indicizzazione: e vivremmo tutti più felici e più contenti. E pigri.


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10 commenti a “I pigroni dell’informatica”

  1. ilmacaco dice:

    Ahah :) E’ vero.

    C’è un’enorme differenza tra chi è pigrone nella progettazione (poca attenzione ai dettagli, risultato rozzo) e chi lo è nell’uso, perchè utilizza software comodi e semplici da usare.

    Io vado oltre: sogno una realtà indicizzata, dove tutto ha una tag, e basta digitare le prime lettere di quello che cerchiamo su un palmare per avere, dopo pochi secondi, in risposta sullo schermo la posizione dell’oggetto nello spazio fisico.

    Con il mio sistema di ordinamento cronologico per altezza (come dice Fleinhardt in Numbers ;) ), risparmierei un sacco di tempo, e fatica!

  2. roberto dice:

    Google indicizza le tue e-mail scansiona i contenuti e ti propone anche pubblicità in base ai contenuti delle tue e-mail.
    Google è un serzio gratuito per uso personale! La tua azienda dovrebbe pagare per usarlo!
    la ricerca di Windows xp sarà sempre lenta se non indicizzi anche tu il contenuto del tuo disco.. stessa cosa per quanto riguarda le tue e-mail.
    Sebbene non sia un fan di Microsoft bisogna dire le cose come stanno.
    W linux :-)
    Shao!

  3. ryolly dice:

    @roberto
    Stiamo dicendo esattamente le stesse cose! XD
    Google ha un’indicizzazione dei contenuti pur essendo un servizio gratuito, non vedo perchè un servizio a pagamento non debba avere funzionalità almeno altrettanto efficienti…
    E se Windows XP non indicizza automaticamente credo sia più colpa di Microsoft che mia… tant’è che, a onor del vero, con Vista hanno rimediato… almeno a quello… :P

  4. iSimone dice:

    Incredibile! Un intero articolo che tratta l’argomento delle ricerche senza mai nominare Spotlight!

  5. ryolly dice:

    Eheh… non lo nomino esplicitamente, ma quando scrivo che con un Mac sottomano c’avrei messo 10 secondi il riferimento a Spotlight è sottointeso.

    Comunque hai ragione, iSimone, è una vergogna non averlo nemmeno nominato, quindi rimedio qui: Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight, Spotlight… :P

  6. iSimone dice:

    @ryolly
    No, no… non era una critica… mi chiedevo come ci fossi riuscito… letto l’articolo si desidera una funzione che non viene mai nominata… è quasi magia. :-D

  7. ryolly dice:

    @iSimone
    Aahahha… ok, misunderstanding! :P

  8. romus dice:

    Guarda sei simpatico ma ti mancano molte info, prima cosa exchange in una azienda con almeno 30 dipendenti costa due soldi sopratutto se all’interno del di cono uno o più sistemisti certificati e l”assistenza è a vita mentre sia gmail sia le varie soluzioni linuxiane sono a pagamento mensile o peggio ancora devi pagare l’assistenza che ha volte costa anche 1000€ al giorno. Inoltre devi sapere che se Exchange viene installato da professionisti (ad oggi dopo 15 anni di consulenza su 900 azienda solo 45 erano configurate decentemente”) è molto più veloce di qualsiasi google o client mac, il problema è che windows visto da fuori attira molti “novelli” tecnici i quali dopo poco tempo si incoranano esperti sistemisti senza sapere minimamente come configurare un programma a livello core. Ti assicuro che dove si lavora con processi aziendali seri e con uno studio di progettazione e con le configurazioni fatte da profesionisti ti ricrederesti in 5 minuti. Anche perchè parliamoci chiaro il mac è per fare il figo (io uso l’iphone per cazzeggiare mai ci lavorerei), il mac è per fare il figo con le foto i video e i fari effetti fluid, linux è per far vedere quanto siamo smanettoni e quanto assomigli a Windows, Windows è Windows vuoi lavorare su sistemi? su console tramite shell? gestire cluster? Giocare? video? foto? navigare con mille browesers? avere 100 desktop virtuali? Retrogamin? lavoro? scrivere su tablet pc? ecc ecc ecc ecc ecc

  9. ilmacaco dice:

    Il mondo è bello perchè è vario :P

  10. Identikit di un pigro aspirante iPhone developer | Il Macaco dice:

    [...] collego al post di macaco ryolly (oops, mi si e’ inchiodato Safari 4 sul mio PC di lavoro, perdoniamolo [...]

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