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nov
1109

Piccoli macachi crescono

iSimone   Mac 


È domenica e mi trovo a casa di amici con tutta la famiglia.

Aspetto l’ora del pranzo facendo un po’ di judo sul tappeto del salotto con le mie due bimbe più grandi; quando, all’improvviso, vedo con la coda dell’occhio Leo con in  mano un groviglio di cavi. “E questi da dove li hai presi?” e lui entusiasta come se brandisse la coppa del mondo: “a pagl…io tili un totto ili… ì”.

Ok, sono cavi provenienti da un sistema Windows e non avrei saputo spiegarlo con parole migliori neppure io.

Occhiata veloce alla cucina: i padroni di casa sono indaffarati e non si sono accorti di nulla. Bene, prego Leo di darmi i fili per cercare di sistemare eventuali danni ma attualmente rappresentano un tesoro troppo grande da cedere senza contropartita. Allora sfodero il mio iPhone dalla tasca, ormai utile in ogni situazione della quotidianità, tolgo rete e collegamenti internet, abilito tutte le restrizioni possibili e lo metto sul divano. Subito Leo lascia cadere i fili e si avventa sul melafonino per poter gonfiare palloncini virtuali da piegare in simpatiche forme di animaletti. Con l’aiuto di Anna cerco la provenienza dei cavi. Notiamo sbucare da dietro un mobile il case di un Pc. Almeno io lo noto e dico ad Anna: “Ecco, sono sicuramente di quel computer, li riconosco dalla polvere”. Anna guarda meglio e mi chiede “Che computer?”

“Come quale… quello lì, nell’angolo…”

Anna: “lo scatolotto?”

“Sì, Anna, non tutti usano lo stesso computer che usiamo noi, ce ne sono di molti tipi”

“Ma il nostro è più…”

“Sì, lo so, non dire niente”

Rimetto a posto i cavi e andiamo in cucina per il pranzo.

A tavola Anna chiede al mio amico: “Perché voi usate un computer col cassone?”

Il mio amico: “Beh, perché ho sempre usato computer così e fa le stesse cose del vostro ma costa molto molto meno… e si chiama case, non cassone…”

Anna: “Ma il nostro non ce l’ha… e non ha neppure tutti quei fili pieni di polvere che ha preso Leo…”

Sento il bisogno di giustificarmi: “Beh, sì, prima li ha presi… però abbiamo già rimesso tutto a posto…”

Gaia: “Però il computer ancora non va… io ho premuto i tasti ma non parte…”

Io: “Perché bisogna accenderlo”

Gaia: “Non si accende da solo?”

Io: “Sì, si può programmare perché lo faccia, ma probabilmente a loro non serve…”

Gaia: “E se lo devono usare in fretta? Magari per sentire musica?”

Il mio amico: “per quello abbiamo il lettore CD e lo stereo”

Gaia: “E allora per i filmati?”

Il mio amico: “C’è la TV e il lettore DVD”

Anna: “E i giochi? Ce li avete i giochi?”

“Sì, sì… ma sulla playstation…”

Gaia: “Avete una TV, uno stereo, una playstation e anche un computer nella stessa stanza?”

Il mio amico: “Sì… perché?”

Gaia: “Niente, è che noi facciamo solo con il computer…”

Anna: “Ehi, chissà quanto vi sono costate tutte quelle cose…”

Gaia: “Allora, con il computer, cosa ci fate?”

Il mio amico: “beh, cose da grandi, le mail, internet… cose così… controllo i conti…”

Anna: “Papà, quello che fai tu col telefono?”

Io ascoltavo in religioso silenzio…


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23 commenti a “Piccoli macachi crescono”

  1. ilmacaco dice:

    F-A-N-T-A-S-T-I-C-O :-D

  2. iSimone dice:

    Quando si mettono a bombardare di domande sono micidiali… :-)

  3. gaz dice:

    complimenti, hai due figlie meravigliose!
    sono riuscite anche ad incuriosirmi oltremodo … :)

  4. ilmacaco dice:

    benvenuta, gaz :)

  5. stradamax dice:

    Ma che bello!
    Appena finito di leggere l’istinto è stato quello di cercare il tasto ReShare :D

  6. iSimone dice:

    Ciao gaz,
    in che senso ti hanno “incuriosita”?

  7. Eugenio dice:

    Magnifica!!

  8. gaz dice:

    nel senso che non conosco il mondo dei “macachi” e gli argomenti portati da Anna e Gaia sono molto interessanti ;)

  9. iSimone dice:

    @Gaz
    in realtà, come dicono @Morgana e @vincenzodb (vedi sotto i commenti di Meemi), non c’è una abissale differenza tra i due mondi.
    Diciamo che c’è una sottile differenza che, per quanto mi riguarda, conta molto.
    Spesso, come nel caso dei miei amici dell’articolo, la mancanza di conoscenze pregiudica l’utilizzo del computer, rendendolo complementare al resto e non, come nel mio caso, il fulcro della vita digitale. Questo aspetto è facilitato, secondo me, dalla capacità di integrare soluzioni di Apple e dalla semplicità con la quale ti trovi immediatamente nella condizione di poter fare le cose.
    Piccoli fondamentali dettagli. :-)

    @stradamax
    mi raccomando con la tua piccola Aria… alla sera, prima di metterla a letto, leggile sempre ilmacaco… :-D

    @Eugenio
    Grazie. :-)

  10. fokewulf dice:

    M-I-T-I-C-O!!! Voglio un bene dell’anima a Gaia!! :D

  11. ilmacaco dice:

    @fokewulf: sì ma anche il piccolo sabotatore è un genio :P

  12. JustB dice:

    Ahahah :D
    Troppo forti! Scommettiamo che il tuo amico un giretto sull’Apple store se l’è rifatto? :D

  13. iSimone dice:

    @JustB
    Nel caso si munisse di Mac vi farò sapere… però non credo lo farà, il vero problema è che fondamentalmente non ha ancora capito a cosa può servire un computer. Comunque gli abbiamo dato una bella scossa… :-D

  14. Paolone972 dice:

    per decenni ci hanno abituato a pensare che ci vuole un apparecchio diverso per ogni cosa (un computer per internet e mail, una consolle per i giochi, un lettore dvd per i film, lo stereo per la musica ecc.).
    quindi l’amico di iSimone potrebbe avere anche un mac ma continuare ad avere la casa piena di elettrodomestici e cavi polverosi.

  15. iSimone dice:

    @Paolone972
    Già… Gli anni passano, i tempi cambiano… Ovviamente in quei caso passare a Mac non è la soluzione, ma rappresenta un buon punto di partenza!

  16. iSimone dice:

    @Fokewulf
    Solo a Gaia? :-(
    Cosa sono queste discriminazioni?? :-D

  17. marco dice:

    E’ un po’ “forzata” ma per mille motivi, ci sta tutta.
    E adesso metteteci anche il decoder DVB-T attaccato al televisore.
    Il melafonino (come il BB der resto), sono aggeggi non affidabili e pieni di amenità che alla fine non servono….come del resto in Winzoz la – roba – che funziona meglio è spider e mine (da sempre e forse questo è il motivo del succeso) …Complimenti!

  18. Attilio Viscido dice:

    Anna: “Papà, quello che fai tu col telefono?”

    e qui sono caduto a terra dalle risate uhauhauhauhauhauhauhauhauhauhahua

  19. iSimone dice:

    @marco
    Sì, lo sapevo che era un po’ “forzata”, ma che ci vuoi fare… son ragazzi! :-)
    Per un momento ho temputo che il blog sarebbe stato invaso da commenti di protesta (vedi @Morgana nello spazio dedicato a Meemi qui sotto ;-) ), invece mi sono salvato… :-D

    @Attilio Viscido
    Spero che non ti sia fatto male cadendo… :-)

  20. jp dice:

    Quoto Attilio Viscido: per terra dalle risate… :D :D :D

  21. nytro dice:

    Non ho parole…semplicemente fantastici…con la spensieratezza e la nitida,dolce,crudelta con la quale solo i bambini riescono a dire le cose…Fantastica!! Un plauso anche al babbo che l’ha instradata sulla retta via!!

  22. Bl@ster dice:

    Figlie fantastiche, vero, ma da tutto ciò emerge solo che il tuo amico è un tecnoleso rimasto ai primi del ‘900, senza offesa.
    Non è una questione di dispositivo, ma di approccio alla tecnologia :D

  23. iSimone dice:

    @Bl@ster
    Sì, lo so e sono daccordo con te, ma la scena era troppo divertente.
    Come dicevo anche nei commenti di Meemi (vedi sotto) un Mac non sconfigge questo “analfabetismo informatico”, però magari aiuta ad avvicinare il mondo della tecnologia del secolo corrente anche a chi non ne vuole proprio sapere. Solo perché è già tutto pronto, non perché non si possa fare in altri modi.
    Ovvio che se hai un Mac sotto mano a volte è talmente semplice gestire alcune cose che magari, anche se sei ostile alla tecnologia, ti vien voglia di farne di più… se invece per poter usare un dispositivo devi litigarci un po’, può succedere che abbandoni.
    In questo caso mi pare ovvio che il mio amico non abbia ancora capito bene cosa sia effettivamente un computer e, quindi, ha preferito relegarlo in un angolo… forse gli abbiamo acceso una lampadina…

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