Il Macaco

Come sapete, qualche tempo fa ho deciso di fare sul mio iPhone quella cosa vietata dal nostro signore Steve sempre sia lodato, per puro desiderio di esplorare un mondo a me noto soltanto per il classico “sentito dire”.

Ebbene, dopo diversi giorni di test posso finalmente trarre le prime conclusioni ragionate, al di là delle ovvie sensazioni iniziali date dall’emozione della novità.

Prima di tutto, parto da una considerazione che potrebbe dare un forte impatto negativo: proprio qualche giorno fa, mentre mi gustavo come di consueto un episodio di SOS Tata, il mio Phonny ha deciso di farmi passare un paio d’ore ansiogene. Infatti, dopo un riavvio, ha pensato bene di riposarsi dallo stress, e di mostrarmi al posto della consueta springboard colorata, soltanto la bianca melina di boot, all’infinito.
Continua a leggere questo articolo →

Ci sono volte in cui si torna sui propri passi, e si scopre di aver percorso una strada non necessariamente migliore di quella che si era scartata.

Ci sono volte in cui anche un macaco sbaglia.

Ripensateci? In quanti casi vi siete ritrovati a pensare “ehi, cavoli avevo torto”. Quante.

…

Uh! Così tante? Che sbaglioni che siete! No io meno!

Beh, per farla breve, complici vari fattori, tra i quali il solito amico di social che ti consiglia e accompagna nei primi passi di una nuova avventura, mi sono accorto che, a parte alcuni dettagli che ancora condivido, fondamentalmente mi sbagliavo.

Punto, e a capo.

Ovvero: perchè non ho fatto il jailbreak.

Intendiamoci, sono dell’idea che ognuno sia libero di fare ciò che vuole con gli oggetti che compra (aprirli, modificarli, scassarli…), e questo dovrebbe essere il fondamento della legislazione (non le regole che proteggono solo le case e non i consumatori).

Ciò che segue, quindi, è solo un resoconto delle mie motivazioni personali, che non hanno nessun valore assoluto.

L’iPhone ha un sacco di limitazioni, è un fatto vero e neanche un macaco può negarlo. Limitazioni a volte utili, a volte sbagliate, ma comprensibili (magari perchè imposte dall’assurdo strapotere di lobbies varie…), e infine, in alcuni casi, completamente senza senso. Ho già spiegato però, in un articolo precedente, come queste limitazioni siano ampiamente compensate dal fatto che iPhone è insuperabile per il suo design (e con design intendo il vero significato della parola, cioè progettazione, usabilità, interfaccia e anche estetica) e per la presenza di AppStore (che tanti copiano, ma in ritardo).

Tutti sanno, però, che molte di queste limitazioni sono o saranno facilmente superabili con l’operazione detta “jailbreak”, che sostanzialmente permette l’installazione diretta di software nel melafonino e l’accesso a parti del sistema normalmente nascoste all’utente, in modo da poterle modificare.

Continua a leggere questo articolo →