Un bundleecious di domande…

17 settembre 2010 in Mac

Recentemente abbiamo incrociato in Rete Gabriele Contilli, uno dei promotori, insieme a Riccardo Caprai, dell’iniziativa Bundleecious, un interessante pacchetto di varie applicazioni vendute a un prezzo che definirei simbolico. :)
L’offerta sta per scadere, ma abbiamo ritenuto interessante chiedergli una breve intervista, per capire meglio cosa c’è dietro un’iniziativa di questo genere.

M: Raccontateci qualcosa di voi.

G: Siamo due ragazzi di 24 anni (Gabriele e Riccardo), da sempre appassionati di Internet e tecnologia. Ci conosciamo da parecchio tempo e da qualche mese abbiamo iniziato a lavorare insieme ad una serie di progetti per il web (Bundleecious è uno dei tanti che stiamo portando avanti!).

Io, Gabriele, sono un blogger (scrivo per TheAppleLounge e Italiamac) e grande appassionato di Apple; Riccardo, invece, è il tuttologo del web-design e della grafica (praticamente per lui nulla è impossibile!).


M: Siete macachi? Da quanto?

G: Io sono macaco da più di tre anni, da quando ho abbandonato (completamente) Windows per passare a Mac OS X, grazie al mio MacBook Pro 15,4” (che è ancora perfetto come il primo giorno). Poi è arrivato l’iPhone 3GS e, a breve, anche un bell’iMac 21,5”.

Per quanto riguarda Riccardo, invece, questo è uno dei più loschi segreti dietro Bundleecious: lui è ancora un utente Windows! E piuttosto restio ad abbandonare il sistema operativo di Redmond…ma tranquilli, ci sto lavorando io e per la fine dell’anno ce la farò a farlo convertire!


M: Hai tutto il nostro supporto! Veniamo alla vostra iniziativa: come nasce l’idea di Bundleecious?

G: L’idea di Bundleecious nasce dalla volontà di creare un’offerta davvero valida per tutti i Mac-users, proponendo un nuovo concept di bundle, che avesse una sua precisa identità e che si differenziasse dagli altri bundle che proponevano 10 applicazioni a 49,99$. Ovviamente ci siamo lasciati ispirare molto dai grandi bundle come MacHeist o MacUpdate, però abbiamo voluto creare un’offerta davvero competitiva che portasse gli utenti a valutare seriamente l’acquisto del bundle perché il prezzo è estremamente competitivo (9,99$).

Si tratta del prezzo più basso mai visto nella storia dei bundle per Mac (MacHeist con i suoi nano-bundle era arrivato a proporre un bundle a 19,95$, ma noi siamo scesi sotto i 10$).

E comunque, nonostante il prezzo, riusciamo comunque ad offrire ai nostri utenti uno sconto di almeno il 90% sul valore delle applicazioni proposte (proprio come gli altri bundle).


M: Siete già alla “seconda volta”. Che obiettivi vi siete prefissati?

G: Saremmo felici se Bundleecious riuscisse a diventare un “classico” dei bundle per Mac. Ci sono un sacco di offerte del genere, ma in realtà molte di queste durano pochissimo tempo (al massimo un’edizione) proprio perché non si rendono conto del lavoro che un progetto del genere richiede. Noi, già con il primo bundle, abbiamo lavorato tantissimo per quanto riguarda la promozione, per la ricerca di applicazioni valide e abbiamo passato praticamente tutti i giorni del bundle davanti al computer per essere operativi al 100%, così da rispondere immediatamente alle richieste di supporto, per promuovere l’offerta e per farci conoscere il più possibile.

Con la prima edizione abbiamo imparato tantissimo, soprattutto grazie ai consigli dei developers che avevano aderito: con questa seconda edizione stiamo cercando di crescere e continueremo a farlo, continuando a credere nel nostro “marchio di fabbrica”: 5 applicazioni a 9,99$.

M: Potete raccontarci come si crea un’iniziativa di questo tipo e quali sono i maggiori ostacoli che avete incontrato?

G: Un’iniziativa come Bundleecious si crea con molta pazienza e tanto lavoro: non basta trovare qualche applicazione, fare un sito e aspettare di diventare “ricchi” (visti i recenti successi di altri bundle, in molti hanno pensato che sia davvero facile). In realtà, il lavoro è enorme sia perché bisogna far parlare della propria offerta (il passaparola è relativo), sia perché bisogna mettere d’accordo un sacco di sviluppatori, saperlo promuovere, trovare contatti e via di questo passo. E soprattutto cercare di essere originali e diversi dagli altri per essere facilmente riconoscibili.

Il maggior ostacolo che abbiamo incontrato è stato probabilmente quello di far sì che gli utenti si fidassero di noi: innanzitutto perché siamo italiani (altri esempi di bundle italiani nel passato non hanno avuto una gran fama), poi perché, col primo bundle, ci siamo lanciati in questo mondo partendo letteralmente da zero. Per questo abbiamo lavorato molto sul nostro profilo Twitter, evitando tweet automatici, ma gestendo il tutto personalmente, così da creare dei contatti umani e più autentici.


M: La vostra seconda iniziativa finirà a breve…avete intenzione di riproporla con una certa regolarità?

G: Come dicevo, Bundleecious per noi è un progetto molto importante e vorremmo poterlo proporre con regolarità nel corso dell’anno. Quindi, sicuramente ci saranno altri Bundleecious e altre applicazioni per il vostro Mac!


M: Avete un furgoncino Volkswagen da vendere per finanziare la vostra bella iniziativa e dare il via alla start-up del nuovo millennio?

G: No, purtroppo nessun furgoncino da vendere e nessuno che sembri intenzionato a darci un aiuto economico! Però abbiamo sempre trovato un gran numero di sviluppatori in grado di darci un aiuto incredibile, un enorme supporto e a gratificarci per il lavoro svolto. Il che, onestamente, è più di quanto ci aspettassimo!

Grazie ragazzi per lo spazio che ci avete concesso e un grande saluto a tutti i “macachi”!

Grazie a voi della disponibilità e in bocca al lupo per questa e le future iniziative! :D

3 risposte a Un bundleecious di domande…

  1. Non so perché, ma il nome Gabriele Contilli mi dice qualcosa… ;-)

    Bravi, ragazzi! Soprattutto sto aspettando la prossima iniziativa!

  2. Intervista spassosissima. :-)

    Riccardo deve essere l’unico grafico che lavora per il mondo Mac ad usare Windows… Questo è un Fail!!! :-D :-D :-D

    Complimenti per l’iniziativa ai ragazzi di Bundleecious (il nome è difficilotto :-D ), soprattutto per l’intraprendenza nel cercare nuove strade (o spiragli ancora liberi in quelle che già sono state battute).

  3. anche a me dice qualcosa Tiziano… Bravi ragazzi, per l’impegno, l’iniziativa e per le App. Un modo in più per combattere la pirateria….

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