Dopo l’annuncio Microsoft del nuovo Surface (che per ora rimane, appunto, solo un annuncio), bloggers importanti e minori si sono subito mossi a valutarne le caratteristiche, tessendone le lodi o, al contrario, criticandone gli aspetti negativi.

Personalmente attenderei che venga messo in vendita prima di giudicarlo, visto che a parte l’estetica e alcune funzionalità, si è visto pochissimo. Per esempio, l’idea della tastiera sottile mi piace molto, sebbene sia utile in situazioni molto rare, ma è quello che mi servirebbe aver dietro sempre per esempio quando prendo appunti in riunione e sembra una soluzione decisamente più “Apple style” di molti accrocchi orrendi di terze parti venduti per iPad.

Fatta questa premessa, c’è un aspetto che però mi sembra importante evidenziare, ed è quello dell’impatto della discesa in campo di Microsoft sul mercato. La vecchia nemica, storicamente, dà il meglio di sé quando pensa a soluzioni innovative senza copiare gli altri (cioè Apple), e nel caso di Windows Phone / 8 e dei nuovi tablet sembra che finalmente si sia messa di nuovo a farlo, a prescindere dalle valutazioni specifiche di merito. Trovo due ragioni per cui un macaco dovrebbe essere contento della scelta di Microsoft: (altro…)

Torna dopo tanto tempo l’amico iBoh, che non è d’accordo sull’ultima trovata di Google. Non prendetevela con me, ambasciator non porta pena! 😀

Una mail del tutto imprevista da parte di Google mi ha fatto talmente sorridere, per il suo aspetto grottesco, che mi è parso generoso condividerla con voi.

L’incipit mi avvisa che io, gentile inserzionista Adwords, ho violato una loro norma e quindi uno dei miei annunci è stato sospeso. Avendo recentemente pubblicato un annuncio low budget di prova per il Macaco, pensavo si riferissero a quello, e invece no: il testo incriminato è di una vecchissima pubblicità di non mi ricordo quanti mesi fa, che recitava più o meno così:

“Lezioni di video editing (Final Cut o Premiere) – bla bla bla sito”.
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In momenti non molto floridi, si sa, bisogna rinunciare a certe comodità non proprio indispensabili.

Come noto da più di due anni utilizzo felicemente MobileMe, la nuvoletta di Apple per sincronizzare diversi tipi di dati tra mac, windows e icosi. Avvicinandosi la scadenza annuale ho deciso a malincuore di non rinnovarlo, almeno finché non potrò spendere più a cuor leggero i settantanove euro richiesti.

Rimango del parere, in ogni caso, che non esistano alternative realmente valide, se si vuole mantenere comunque l’uso dei software Apple: certamente è possibile usare il calendario di Google in iCal, con poco sforzo e risultati abbastanza buoni. Spazio web e foto sono servizi facilmente rimpiazzabili, mentre per quanto riguarda i contatti, le cose si complicano: ho provato infatti il sync con Google Contacts, disponibile in Rubrica Indirizzi, ma dopo che per tre volte consecutive mi aveva duplicato numerose voci, ho preferito sospendere il test. Pazienza, per ora farò manualmente, tanto i contatti non cambiano ogni giorno.

La mancanza principale che sento, però, riguarda i Preferiti. Se posso facilmente aggiornarli sull’iPhone quando faccio il backup in iTunes, non così immediato è tenerli sincronizzati sui miei vari Mac e sul netbook. Una soluzione semplice sarebbe XMarks, ma dopo l’annunciata sospensione del servizio, come risolvere in maniera elegante?

Sono ben accetti consigli, e nel frattempo, consiglio di aderire, se potete, all’iniziativa per sostenere il popolare servizio di sincronizzazione cross-browser, sperando che possa continuare la sua avventura. 🙂

Stamattina ho passato una buona mezz’ora a litigare con Chrome e la sua barra “Google Translate”, che continuava a propormi traduzioni indesiderate. Avendo installato precedentemente l’estensione apposita, poi disattivata, ho pensato a un baco della stessa, e non riuscivo a venirne a capo.

Finché, a caso come al solito, mi sono accorto di questa aggiunta, nelle opzioni, che sono sicuro non ci fosse l’ultima volta che avevo aperto la scheda “Roba da smanettoni”. 😀

L’ho disattivata immediatamente, come potete notare. 😀

Forse sono l’ultimo a notarlo, ma vedo con piacere che finalmente anche la versione ufficiale di Google Chrome per Mac comprende il supporto alle estensioni. Posso passare stabilmente da Chromium a Chrome. 😀

Noto anche, sfortunatamente, che i problemi tra Chrome e WordPress, lungi da essere risolti, sono addirittura aumentati, ma confido che prima o poi Google, tra un buzz e l’altro, li risolva. 😉

Nel frattempo, c’è sempre la nostra “roccia” Safari a salvarci. 😀

Dopo aver acquistato il netbook, iniziando a vivere multipiattaforma, ho cercato a lungo un metodo per avere sincronizzati rubrica e calendari anche laddove non sia possibile utilizzare Mobile Me. Naturalmente, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata cercare qualcosa che sincronizzasse i due software con i corrispettivi di Google, che sono importati poi facilmente da molti software, o perlomeno utilizzabili online.

La prima soluzione trovata è stata quella di Spanning Sync. Il software funziona egregiamente, l’ho utilizzato senza problemi per tutto il periodo di trial, e fa esattamente quello che dice: mantiene sincronizzati rubrica e calendari tra il nostro (o i nostri) Mac e Google. Questo metodo naturalmente si può utilizzare anche come “sostituto parziale” del cloud di Mobile Me, sebbene il servizio di Apple offra anche altre caratteristiche.

Lo svantaggio di questa soluzione, però, è che è a pagamento, e le finanze attuali del Macaco non sono floride, per cui perché non provare a continuare ancora un po’ la ricerca, con il cuore comunque più leggero, per aver trovato almeno una strada percorribile?

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Nuova puntata di iBoh, dedicata a Google e ai rapporti con Apple 🙂

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(cliccate sulla figura per leggerla a una dimensione umana 😛 )

Si sente spesso dire che il grosso problema della blogosfera mondiale, e italiana, è la quantità di stupidaggini inutili che vengono scritte da gente capace solo di condividere “ehi, sono andato a ballare yeahhh” con i propri amici.

Vero, sarebbe auspicabile che le persone trovassero spunti migliori nelle proprie vite per sfogare il desiderio di comunicare, ma sinceramente non credo che il problema della blogosfera, e di Internet, sia veramente questo. Noto sempre più che, a causa della pubblicità, o della mancanza di efficacia della pubblicità online, come diceva giustamente l’amico Merlinox, la blogosfera sta prendendo due direzioni: quella della “marketta” (cioè scrivere per compiacere altri, per interesse o per una linea editoriale), e quella del “seo” sfrenato (cioè vendersi la propria madre pur di apparire meglio sui motori di ricerca).

Pullulano così grandi blog pieni di articoli imprecisi, copie di altri articoli pubblicate soltanto per visibilità senza alcuno spunto creativo, grandi esperti che ti spiegano che il titolo lo devi scrivere in un certo modo così arriva il dio Google e ti fa la grazia, etc…

Sarò il solito noioso e snob idealista, ma io preferirei che Internet fosse lasciata a chi scrive per il puro piacere di scrivere, e non infestata da simili professionisti presi a modello dagli altri media.

Un’utopia? Forse.

Il momento è solenne: oggi, 25 Marzo 2009, Il Macaco ha generato il primo clic su AdSense appena installato 😀

Grazzzzzie all’anonimo cliccatore, e anche a tutti gli altri che seguiranno (vero?! 😀 ).

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Le statistiche si riferiscono alle ore 13:20 GMT+1

Sostenete il Macaco, anche votando su Wikio &Co, commentando, facendo girare la voce, pagandomi una pizza (cit. nascosta): per un mondo più scimmiesco, e meno copia&incolla! 😀

Il Macaco usa la Forza di WordPress. Template originale d Nofie Iman, ormai pesantemente modificato da Daniele Savi. Il logo nella testata è di Simone Basso.

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