Qualche giorno fa il vecchio iBook G4 di mio padre, dopo anni di impeccabile e onorato servizio, ha avuto il primo serio problema tecnico a memoria di macaco.

Infatti mentre ancora sto ronfando mi arriva un messaggio, letto appena sveglio sull’iPhone: “Ho un roblema. Non funziona un tasto sul mio mac”. No, roblema non è un errore di battitura, è solo che il tasto mancante era proprio la P

Ebbene, dopo i test inutili ma di routine, per escludere che fosse un problema software, appare chiaro che per qualche motivo la tastiera dell’iBook ha davvero un problema tecnico, localizzato sotto il tasto “P”. Dopo aver tentato di smontare il tasto e pulire, per quello che si riesce a fare, il contatto sottostante, senza successo, e dopo una breve ricerca sulla Rete per scovare un qualche programma utile a rimappare la tastiera in modo da posizionare la “P” su un tasto poco utilizzato, mi sovviene una possibile soluzione.

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Ora non ci sono piu’ scuse…nella mia ricerca della comodita’ ho deciso di switchare alla tastiera internazionale nella quale magicamente spariscomo quei “strani caratteri” accentati che non riesco mai a pigiare.

Di contro le posizioni di molti altri tasti di cui ci si abitua negli anni cambia, come ad esempio il mio amato accento, doppie virgolette, chiocciolina ecc…ma vuoi mettere la comodita’ delle quadre, graffe e la mitica tilde che nel Terminale e’ tanto comoda per andare in un battibaleno nella propria cartella Home!!!

cd ~ al posto di cd $HOME…ok sono seghe mentali.

Certo ancora la comodita’ non si spiega…

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In questi giorni di crisi in cui ho tanto tempo libero (ehm…), sto giocando un po’ con la nuova tastierina post-natalizia della mia fidanzata, e GarageBand ‘09.

In particolare, non essendo io un pianista (particolare che, mi dicono, è abbastanza utile per suonare una tastiera musicale di qualunque sorta), mi diverto strimpellando con le lezioni di Impara a Suonare.

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