IL MACACO: SOLO PER VERI MACACHI!
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nov
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A volte mi piacerebbe essere come Tom Cruise in Minority Report e con un paio di guantini interagire con quello splendido monitor semitrasparente. La mente vaga per sogni fantascientifici mentre muovo il mio unico sistema di puntamento grafico che conosciamo: il mouse.
Il mouse è il sistema di puntamento meno considerato, dagli utenti, durante l’acquisto di nuovo computer; é divenuto talmente familiare da creare persino un modo di esprimersi tra le persone: “clicca, punta, scrolla, doppio clic…”.

I macachi che leggono questo blog, sanno invece che Apple ha sempre posto un occhio di riguardo ai suoi sistemi di puntamento. Il mouse, inteso dalla casa di Cupertino, è al contempo essenziale, funzionale e oggetto di design. Fin dal primo Mac il mouse monotasto ha subito un’evulozione tale da essere arrivati a quel magnifico strumento che è il Magic Mouse.
Capirete che gli occhi si sono illuminati stile manga giapponese alla sola vista del nuovo mouse Apple, sottile e bianco che si abbina bene al mio iMac (early 2006), per non parlare del nuovo modo di interagire tra utente-mouse-computer.
Il multitouch è la nuova frontiera aperta dall’iPhone, amato o odiato oggetto tecnologico del nuovo millennio. Non me ne vogliano i bistrattatori dell’iPhone, ma senza l’arrivo del melafonino le aziende non si sarebbero mosse come stanno facendo oggi.
Penso di aver tenuto la bocca aperta mentre guardavo il filmato del Magic Mouse che mostrava tutta la nuova tecnologia multitouch eredità dell’iPhone e dei touchpad dei MacBook.
Che volete vi dica… ho “puntato” il mio Mighty Mouse sull’Apple Store e mi sono precipitato all’acquisto, “clicca” sul pulsante acquista… STOP!!!
La fretta è tanta, la voglia pure, ma la mia attenzione viene attirata da una mail che era arrivata, nel frattempo, dalla macaca di mia sorella.
“Clicco” sul link che trovo nella mail… BOOM! E finisco qui. Se, dopo aver visto il video di presentazione, avete una leggera bavetta a lato della bocca, non preoccupatevi non è l’influenza A, ma solo una insana voglia di acquistare Bamboo Fun Pen & Touch.
Comprata? No?… beh io sì! So che dopo queste parole incorrerò in una forte censura da parte del direttore del blog, ma credetemi la tavoletta della Wacom è quello che si può definire un “…passo per l’umanità.”

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Personalmente ero già possessore di un’altra Bamboo Fun, ma l’introduzione del multitouch mi ha invogliato a provare la senzazione di “pilotare” la freccia del puntatore e mandare in pensione il buon Mighty Mouse. L’installazione della tavoletta è molto semplice e immediata. Wacom, da sempre ottimo partner Apple, ha praticamente ricalcato l’attenzione del packing della casa di Cupertino, ma più ancora l’ha fatto nel design. Come potete vedere, la Bamboo potrebbe essere benissimo uscita dalla geniale mente di Jonathan Ive.

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Tutte le parti mostrano un’ottima cura della qualità costruttiva della tavoletta, che si presenta con un bel grigio metalizzato che fa il verso a nuovi iMac (…un po’ meno al mio). Geniale la piccola bandella rossa che permette di riporre la penna, senza che vaghi disordinatamente sulla scrivania.

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La tavoletta ha anche a disposizione 4 pulsanti (chiamati ExpressKey) completamente programmabili, in modo da espandere ancora di più la multimedialità della Bamboo. Ma, se con il puntamentto attraverso la penna mantiene la proverbiale precisione di Wacom, è la nuova funzionalità del multitouch che rende questa tavoletta un vero punto di riferimento per i prossimi sistemi.

Bisogna disimparare. Sì, esatto, dimenticate il modo solito di muovere la mano, dimenticate il connubio mano-mouse, la sensazione di muovere realmente il puntatore sul monitor è fortissima. La gestualità, le combinazioni del multitouch, necessitano di una certa curva di apprendimento. Spiegarle sarebbe lungo, quindi prediligo usare il video ufficiale della Wacom.

Bisogna ammettere che dal video tutto appare molto semplice; spiace dirlo, ma non è così immediato acquisire una tale padronanza dei comandi. Le combinazioni sono molto simili e si ha bisogno di un certo controllo sul tocco. Così, capita che il doppio tap equivalga al doppio clic del mouse, ma allo stesso tempo, un doppio tap con meno velocità esegua il comando di trascinamento di un file o spostare i cursori delle finestre. Il confine è molto sottile e i primi tempi procura un po’ di frustrazione. Comodissimi i comandi di scrolling a due dita, di rotazione delle foto nei programmi di editing o nello stesso iPhoto (possono capire i proprietari degli ultimi MacBook); senza dimenticare il pintch a due dita che permette di zoomare con molta facilità sia le foto che le pagine web. Come ho detto primo ci vuole un po’ di apprendimento, ma non spaventatevi, perché se la usate quotidianamente entro la settimana sarete padroni del multitouch. Infatti, mentre scrivevo l’articolo, mi sono reso conto di far “danzare” le dita senza pensarci, naturalmente.

Ultima chicca, prima di chiudere, riguarda il led di stato che nelle foto precedenti avete visto azzurrino; ebbene quando usate la penna questi assumerà un color ambra a giustificare il diverso tipo di puntamento

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In conclusione, ritengo che la Wacom Bamboo Fun Pen & Touch, ponga l’accento sulla necessità di iniziare a ricercare un modo nuovo di interagire con i propri computer. Il prodotto della Wacom è veramente un ottimo acquisto, i driver sono già pronti per Snow Leopard e rispondono bene in OSX. Diciamo che un difetto c’è in questa Bamboo…. è wired! :D Sarebbe eccezionale se fosse wireless! Insomma se state valutando l’acquisto di un Magic Mouse o di un Logitech e avete la passione per Photoshop… fate un pensiero per questa tavoletta, ne vale la pena!


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14 commenti a “Tavoletta dal “tocco” magico”

  1. iSimone dice:

    Bella recensione.
    Non l’ho provata e quindi non posso dire niente, mi limito ad un commento sulle prospettive.
    Credo che il futuro dell’interazione non passerà attraverso un dispositivo, tipo mouse o tavoletta o altro, ma direttamente attraverso lo schermo reso toccabile, sfiorabile e naturalizzando quella interazione che ancor oggi necessita di un periodo di adattamento. Certo ci saranno problemi da risolvere tipo la posizione del monitor, lo sporcarlo continuamente con le dita, ecc… staremo a vedere.

  2. ilmacaco dice:

    Gli schermi touch attuali sono scomodi per i motivi che citi, anche perchè obbligano a una postura non corretta. Penso che il problema sarà risolto con l’introduzione dei display olografici, ne ho visto tempo fa un prototipo giapponese davvero rivoluzionario, ma bisognerà aspettare ancora un po’ :-) nel frattempo, farò in modo di avere una bamboo touch. @fokewulf, chiudi bene a chiave… :-P

  3. fokewulf dice:

    Grazie per il complimento!
    Concordo con il tuo ragionamento, anche se il “sistema di puntamento”, sia esso touchscreen o (io esagero) in realtà virtuale, rimane il primo approccio che un utente deve avere con i contenuti multimediali o informativi. E come dicevo nel’articolo, il sistema di interazione con il computer è stato snobbato fino all’introduzione del multitouch su iPhone. Il binomio mouse-tastiera ha fatto l suo tempo… abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo! L’iTablet?? :D

  4. ilmacaco dice:

    O l’iBoh? :D

  5. stradamax dice:

    Accipicchia che dettagliata recensione in più non immaginavo che le dimensioni fossero così piccole, mi hai messo l’acquolina alla bocca! :)

  6. Paolone972 dice:

    Appena visto il magic mi sono detto: devo averlo ma qui a Pg ancora non è arrivato in nessun negozio che vende prodotti Apple (né medstore né mediaword) e quindi ero molto deluso.
    Dopo aver letto questa recensione devo dire che sto traballando. Le mie certezze non sono più così forti.
    Non uso photoshop ma le gesture della tavoletta mi sembrano ancora più evolute di quelle del mouse.
    es l’ingrandimento: con il mouse fa un ingrandimento di tutto lo schermo. con la tavoletta ingrandisce l’elemento (foto o testo che sia)

  7. pepo154 dice:

    Sapete se si può provare da qualche parte nelle zone di Pavia e Milano?

  8. pepo154 dice:

    Altra domanda: il touchpad del mio MBP unibody è oggettivamente il miglior touchpad mai usato e lo uso sempre e non sento la necessità di portarmi dietro il mouse quando sono in trasferta.
    Tuttavia c’è una certa frustrazione quando devo fare cose particolarmente precise come può essere grafici o ritocco foto. A quel punto devo collegare il mouse.
    Con il dito sulla Bamboo? Ho già una Bamboo e con la penna è molto precisa ma solo con il dito?

  9. fokewulf dice:

    @stradamax: quella che vedi nell’articolo è la versione S (small) c’è anche la versione M (medium) per chi ha bisogno di più superfice per disegnare. Naturalmente anche più spazio sulla scrivania
    Per completezza di informazione la S costa 99€ mentre la M 199€

  10. Riccardo dice:

    Hola Fokewulf,

    grazie per la bella recensione.
    E’ da quando mi è arrivata la mail di presentazione che ci penso, la tua esperienza mi conferma l’idea di acquisto.
    Così posso passare la vecchia graphire a mia moglie sull’iMac e mi prendo la bamboo per il mio MacBook Pro ;)

    Ho provato il Magic Mouse (per colpa mia nella scuola di musica dove insegno sono arrivati 8 iMac nuovissimi) ed è molto divertente, affascinante ed intuitivo se non si necessita di tavoletta grafica.

    Ciao e grazie ancora.

  11. stradamax dice:

    @fokewulf: appena potrò acquistare l’iMac da 27” penso che la Small sarà lì a fargli compagnia ;)

  12. fokewulf dice:

    :D una nota a margine tutte le foto dell’articolo sono state catturare con iPhone e modificate con l’app Perfectly Clear

  13. Claudio dice:

    Mi fa una voglia che non vi dico… per Natale?

  14. iSimone dice:

    @Claudio
    Per Natale… non so bene che idee abbia ilmacaco, ma credo che gli auguri ce la facciamo a farveli… :-D

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Commenti a questo post su Meemi : 4 - Mostra commenti - # -

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