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Qualche sera fa sono stato ad assistere a un concerto della mia ragazza presso il Teatro alla Scala, organizzato nell’ambito di un master che sta seguendo all’Accademia omonima. Non lo dico (soltanto) per fare lo sborone , ma anche, come sempre, per prendere spunto dall’esperienza vissuta per cogliere una piccola riflessione.
Il concerto era una sorta di “festa di laurea” per alcuni bravi cantanti, studenti dell’Accademia, e in galleria erano ospitati, gratuitamente, alcuni parenti e amici sia dei cantanti che dei professori d’orchestra. Naturalmente, essendo per tutti un’occasione unica ed emozionante (la Scala non è proprio l’ultimo dei teatrini), tutti cercavano di immortalare il momento, e il bellissimo spettacolo offerto dalla magnificenza progettata dal Piermarini, con qualunque mezzo disponibile, fotocamera o cellulare.