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Ne parlano tanto

ilmacaco   ilMondo, laRete 


Sul Macaco, lo sapete, non parliamo solo di Mac. Oggi, come è noto, è S.Ambrogio, festa patronale di Milano. Come da tradizione, questa è la data scelta per la famosa “prima della Scala”, che inaugura il cartellone del teatro meneghino. Occasione,  purtroppo, utile più a politici e donne di varia natura e svariate forme per mostrarsi che a celebrare la grande musica.

Qualche giorno fa, durante un bellissimo speciale di Fabio Fazio, ho però sentito discorsi molto interessanti riguardanti la volontà di sdoganare questo evento anche al pubblico “popolare” e giovane, mediante alcune iniziative anche legate alle moderne tecnologie.

Naturalmente, a chi è abituato a sentir parlare di innovazione, sarà venuta in mente subito la soluzione più logica: trasmettere lo spettacolo su Internet, non necessariamente in diretta ed eventualmente anche dietro un piccolo corrispettivo economico, come per esempio succede nel caso dei Berliner Philarmonker. Altrettanto banalmente, per chi non ha accesso alla Rete, si può prevedere la diffusione dello stesso anche su un canale Rai (servizio pubblico, remember?).

E’ questa la soluzione attuata dal Teatro alla Scala? No, ovviamente. La Carmen viene trasmessa su un canale del bouquet Sky (a pagamento, ma decisamente non “simbolico”) e in alcuni cinema (sempre a pagamento e con posti limitati, in stile “ammazzatevi per avere un biglietto”).

Ho come l’impressione, non so perchè, che chi discute di innovazione nel nostro paese, in qualsiasi campo, sia sempre più aderente al detto: “chi tanto ne parla, poco ne fa”.


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6 commenti a “Ne parlano tanto”

  1. jp dice:

    Più che altro è triste vedere che ogni iniziativa nasce solo se fa fruttare soldi a qualcuno…

  2. ilmacaco dice:

    Sì, vero, ma anche volendo accantonare questo discorso (un servizio comunque costa ed è giusto che ci possa essere un corrispettivo), i Berliner hanno un bellissimo sito che trasmette i loro concerti in HD per 10 euro a concerto ( o formule di abbonamento ancora più economiche se uno se li volesse vedere tutti), che mi sembra un prezzo equo soprattutto per un evento singolo.

    Doversi abbonare a Sky, o perlomeno prendere parabola + decoder (nel caso sia trasmesso in chiaro come capita a volte), invece, non mi sembra proprio equo, solo per vedersi uno spettacolo.

    Avrebbero potuto cogliere l’occasione per fare un servizio “innovativo” (che poi è roba che fanno molti all’estero da un sacco…), come ha fatto La7 recentemente, e invece…

  3. jp dice:

    Beh, potresti proporlo tu no? :D Un bel business plan e via… :D

  4. dataghoul dice:

    probabilmente non stavano parlando di innovazione, ma di fare soldi e in questo caso l’innovazione sarebbe un corollario…
    ;-)

  5. stefitiz dice:

    mi sembra che qui piova sempre sul bagnato. Come si può pretendere e strombazzare ai quattro venti di rendere popolare un tale evento quando poi ci si affida alla piattaforma Sky, cosa che in un momento di crisi economica come questo, non tutti possono permettersi! Sempre la solita ipocrisia. Ma qui in Italia chi aveva i soldi prima li ha anche ora, mentre chi faceva fatica a finire il mese prima ora ne fa di più!

  6. dataghoul dice:

    un cambiamento lo vedo difficile, dato che sono cinquanta anni che gli italiani mandano a Roma, per farsi governare, più o meno sempre le stesse persone (o i loro figli, nipoti e sodali assortiti).

    tutti parlano di cambiamento, di doveri, di sacrifici, ma poi, nel segreto dell’urna, secelgono sempre il loro “particolare”.

    diversamente, non si spiegherebbe lo sfacelo morale, sociale ed economico che stiamo vivendo (e metto quello morale al primo posto…).

    sul concetto di “cultura” delle italiche genti, stendiamo poi un velo pietoso…
    ;-)

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Commenti a questo post su Meemi: : 8 - Mostra commenti - # -

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